I voli low cost hanno accorciato le distanze e hanno favorito il movimento di un gran numero di persone anche per brevi periodi di tempo. Viaggiare, scoprire, apprendere, incontrarsi sono occasioni bellissime di conoscenza e svago. Ma gli spostamenti brevi hanno un elevato costo in termini ambientali, riducendo inoltre la possibilità di entrare davvero in contatto con il luogo che ci ospita. Viaggiare sostenibile richiede tempi più lunghi a vantaggio dell’ambiente, di chi viaggia e delle comunità ospitanti.
Perché viaggiare sostenibile?
Andiamo per ordine: per raggiungere la nostra meta produciamo una quantità di Co2 variabile a seconda del mezzo che usiamo. A titolo esemplificativo: viaggiando da Milano a Roma in aereo si emettono 116,81 Kg di Co2 per passeggero; in auto 67,35 Kg e in treno 25,18 Kg.
L’impatto ambientale
Il treno è decisamente una scelta migliore seppur difficile da conciliare con spostamenti per una o due notti nel week end. Ma non è solo il mezzo di trasporto a impattare: con soggiorni brevi saranno maggiori i cambi di biancheria delle camere d’hotel e, dunque, il consumo di acqua per le lavatrici.
Altri vantaggi del viaggiare sostenibile
Viaggiare sostenibile, cioè programmare viaggi più lunghi – magari meno numerosi nel corso dell’anno – permette inoltre di prendersi il tempo per conoscere più a fondo il luogo che si visita, entrare in contatto con le persone, avere una relazione meno “mordi e fuggi”.
La Diaconia Valdese è particolarmente attenta alle tematiche ambientali. Leggi di più
Il nostro invito
Viaggiare sostenibile serve anche al nostro benessere mentale: meno corse, meno fretta, meno stress. Perciò: state un poco di più da noi?
Di: Redazione
Foto: PIxabay