Cosa c’è da festeggiare quando si parla di Alzheimer? Niente. Allora perché organizzare una festa dell’Alzheimer? Scopriamolo insieme
Alzheimer Fest è un’associazione non profit, con base a Milano, che riunisce familiari dei malati di Alzheimer, terapisti, artisti, badanti, medici, professori, giornalisti, attori, musicisti, ricercatori e associazioni amiche presenti sul territorio nazionale.
La dignità della persona è il punto focale delle attività dell’associazione ed è un valore profondamente condiviso dalla Diaconia Valdese, che si impegna affinché venga sempre rispettato nelle RSA e, in generale, nei progetti e servizi che la Diaconia stessa promuove e gestisce.
Alzheimer Fest è un evento gratuito che si svolge in più località, aperto a tutte e tutti e organizzato da volontari con la costante presenza di personale specializzato. Possono infatti partecipare anche le persone malate di Alzheimer o con fragilità; come spiegano gli ideatori della festa, “ci sono luoghi di silenzio e relax provvisti di personale esperto, distribuzione gratuita di acqua e ristoro di emergenza, infermieri, un medico e una ambulanza per ogni evenienza. Lo staff, visibile grazie alle magliette rosse, è in giro per il Fest disponibile ad aiutare e indirizzare chi ha bisogno”.
Quest’anno la festa si è tenuta nel mese di settembre. A Firenze la Diaconia Valdese ha partecipato con Il Gignoro, una casa di riposo situata nel Quartiere 2 di Firenze Campo di Marte – Coverciano, articolata su tre moduli di cui uno dedicato proprio ai malati di Alzheimer e alle persone affette da demenza. A Luserna San Giovanni (TO), nelle Valli Valdesi, sono state organizzate due giornate durante le quali Il Rifugio Re Carlo Alberto ha aperto le porte alla comunità.
Le Case Valdesi hanno partecipato innanzitutto seguendo con interesse gli eventi proposti e gioendo dell’energia positiva che si percepiva distintamente. La Foresteria Valdese di Firenze ha avuto il piacere di accogliere alcuni ospiti del Rifugio Re Carlo Alberto e i loro accompagnatori, diversi collaboratori dell’associazione e un medico. Non è escluso che questo sia solo l’inizio di una forma di ospitalità turistica Alzheimer friendly; nelle strutture ricettive della Diaconia si potrebbero individuare alcune camere più adatte ad accogliere malati con operatori o familiari (stanze spaziose e particolarmente tranquille, ad esempio).
Ma torniamo alla domanda iniziale: perché festeggiare? La risposta la troviamo nel sito dell’associazione:
Alzheimer Fest è una festa. Cosa c’è da festeggiare? Tanti chiedono. Non c’è niente da festeggiare, anzi.
Lo sappiamo bene. Tutti noi che partecipiamo a questo progetto siamo stati o siamo toccati da questo tema.
Festeggiamo il coraggio di vivere nonostante la malattia.
Festeggiamo il sorriso che arriva dopo una notte disperata.
Festeggiamo la luce, la vita, perché insieme siamo meno soli, insieme possiamo trovare soluzioni, ispirazioni. Possono essere soluzioni temporanee, ma accadono. E danno sollievo.
E mentre affrontiamo tutto questo buio, ci informiamo, cerchiamo di reagire, incontriamo medici e artisti, terapisti e musicisti, studiosi e scrittori.
Non è un buon motivo per trovarci e festeggiare?
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