Le Case Valdesi favoriscono la condivisione mediante il superamento delle barriere, non solo architettoniche
Recentemente l’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR) ha organizzato un incontro online sul Turismo responsabile e accessibile. L’intento era quello di sensibilizzare e informare gli operatori del settore (ma non solo) circa le buone pratiche che si possono attuare affinché l’esperienza di viaggio sia assicurata a tutte le persone, nel rispetto dei tempi e delle esigenze delle persone stesse, affinché si realizzi un turismo inclusivo.
Cosa s’intende oggi per turismo inclusivo
I termini barriera architettonica e accessibilità hanno subito nel tempo notevoli trasformazioni concettuali trovando declinazioni, quali fruibilità e usabilità, che non li superano ma li integrano.
Le discipline progettuali, infatti, hanno introdotto nella definizione di qualità ambientale concetti come comfort, sicurezza, ergonomia creando le condizioni per un diverso approccio al concetto stesso di barriera architettonica, trasformandola in barriere: fisiche, sensoriali, concettuali/cognitive, psicologiche/percettive, culturali. Dunque, oggi si parla più propriamente di benessere ambientale (fonte: C.E.R.P.A.).
Due esempi di strutture accessibili
Partendo da questo presupposto, e tenendo a mente che la persona è sempre al centro dell’offerta turistica delle Case Valdesi, vi presentiamo brevemente due delle otto strutture ricettive della Diaconia Valdese che stanno impostando il lavoro in quest’ottica di turismo inclusivo.
La Casa Valdese di Pietra Ligure, in provincia di Savona, è un hotel tre stelle attrezzato per le esigenze degli ospiti diversamente abili. Particolarità di questa struttura è l’accesso diretto alla spiaggia privata, la cui fruibilità è garantita in via prioritaria alle persone con disabilità fisiche o motorie o con invalidità nonché ad accompagnatori ed accompagnatrici. La dotazione di sedie Job consente agli ospiti con difficoltà motorie che ne fanno richiesta di immergersi in mare.
La Casa Valdese di Vallecrosia si trova in provincia di Imperia ed è dotata degli accorgimenti necessari per ospitare turisti con disabilità o esigenze speciali. Il fiore all’occhiello di questa struttura è il grande giardino privato ombreggiato da alberi ad alto fusto ed ingentilito da fiori e piante di diverse specie. Il giardino costituisce una vera e propria oasi di relax nel centro abitato, che si trova a poca distanza dal mare; nel verde gli ospiti si incontrano, leggono, riposano e creano occasioni di condivisione.
L’obiettivo di queste attività, comune a tutte le Case Valdesi, è far sì che attraverso il dialogo e l’ascolto gli ospiti siano messi in condizione di poter scegliere la destinazione più consona ai propri desideri ed alle proprie esigenze per poi vivere un’esperienza appagante corrispondente alle aspettative.
La testimonianza di chi si adopera per attuare il turismo inclusivo
Gianfranco Roella, responsabile della Casa Valdese di Pietra Ligure, descrive in poche righe il privilegio di poter realizzare un turismo di questo tipo. Elisa Rubboli, responsabile della Casa Valdese di Vallecrosia, sottoscrive le parole del collega nelle quali si rivede grazie all’esperienza che vive “qualche chilometro più ad ovest”:
“In questi anni ho visto crescere in maniera esponenziale l’affluenza di ospiti disabili. Nel tempo ho assaporato e gradito la convivenza con le persone diversamente abili, che spesso contribuiscono a creare armonia tra ospiti con caratteristiche ed esigenze differenti. Sicuramente ospitare chi ha una disabilità è un arricchimento per coloro che sanno guardare, cogliere ed apprezzare la naturalezza e l’assenza di pregiudizi che la disabilità stessa esprime”.
Vi ricordiamo che per informazioni dettagliate su servizi e prenotazioni potete contattare le strutture o scrivere a info@casevaldesi.it